giovedì 1 settembre 2016

Altprogcore September discoveries


Gli americani Amarionette sono discograficamente attivi da cinque anni e alle spalle hanno già diverse uscite tra album ed EP, ma credo che con un lavoro molto più maturo come si è rivelato Repeating History riusciranno ad essere considerati una nuova speranza nel progressive pop hardcore (se così si può dire). Come un misto condensato di Coheed and Cambria, Circa Survive e Emarosa, l'album si fregia anche delle ospitate di Kurt Travis (ex A Lot Like Birds) e Tilian Pearson (Dance Gavin Dance), tutti fattori che contribuiscono a far capire in quale tipo di ambiente musicale va incasellato il quartetto di Las Vegas.



Di questo album a nome In-Dreamview e dal titolo Reverie, so solo che è il prodotto di un solo musicista che si è occupato di ogni strumento, ma se mettiamo da parte i dettagli e lasciamo parlare la musica direi che le dieci tracce qui contenute - e descritte come "connesse attraverso variazioni ritmiche e armoniche" - hanno il pregio di dipingere suggestivi paesaggi sonori. L'atmosfera è impregnata in riverberi e echi new age e canterburiani; gli strumenti con maggior spazio sono le chitarre e le percussioni, le prime impegnate a tessere arpeggi con richiami al minimalismo, le seconde a scandire ritmiche jazz e math rock.



Dietro al nome e al progetto denominato Flyermile si nasconde in realtà Steve Clifford, batterista dei Circa Survive, che con Inversion Layer si distanzia in modo ragguardevole dal suo gruppo madre e produce un math rock alternativo che ricorda altre band underground come Vending Machetes e Ghost Parade.



Pate Davis non è altri che la mente celata dietro al math rock degli Invalids, il quale, quando non è impegnato con loro, si dedica in modo solitario ad un folk art rock che aveva preso toni orchestrali alla Sufjan Stevens su The Pottsville Conglomerate (2011). L'EP False Friends prende invece una via molto diversa e programmatica, indirizzata verso un'impostazione minimale che fa ricorso unicamente a voci multistratificate e sovraincise per creare le armonie e, solo occasionalmente, ad un ukulele in due tracce.



E infine poteva mancare l'ennesimo EP di djent fusion strumentale? Certo che no! Anche il progetto Crossing the Rubicon appartiene ad un unico musicista che risponde al nome di Alejandro Licano, naturalmente coadiuvato da altri colleghi chitarristi. Bloom è un EP di tre tracce che potrà piacere ai patiti di Sithu Aye e Plini.



I Cartoon Weapons, originari di Washington DC, si propongono con l'esordio Last Rites of a Living Legend di percorrere sentieri affini a math rock e improvvisazione da jam band, affrontati con un gusto totalmente imprevedibile e iconoclasta che ricorda il punk, ma anche l'estetica lo-fi.

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