venerdì 24 marzo 2017

22 - You Are Creating: Limb 1 (2017)


Nel 2012 l'etichetta inglese Best Before Records si accorse dei norvegesi 22 e li mise sotto contratto su suggerimento degli amici Arcane Roots. In quel momento il gruppo sembrava lanciatissimo, promozionalmente parlando, con un tour inglese, la ristampa e distribuzione anche per il mercato europeo del primo album Flux (risalente a due anni prima) con l'aggiunta di nuovi brani allegati ai singoli tratti dal disco. Ora, è vero che i 22 stavano capitalizzando e promuovendo Flux al di fuori della Norvegia per farsi conoscere ed era lecito aspettarsi una pausa più prolungata, ma sette anni di attesa per un'opera seconda sembrano davvero troppi. Aggiungiamoci poi che la band non è proprio portata per la promozione da social media - pubblicando nel 2014 un primo video per il brano Ectypes che faceva presumere un ritorno imminente per poi eclissarsi di nuovo fino a qualche mese fa con l'annuncio del loro approdo all'etichetta Indie Recordings - e il gioco è fatto: chi si ricorda più dei 22? Ed anche in seguito le cose non hanno brillato per strategia con la data di uscita fissata per la fine di febbraio e poi spostata di un mese senza apparente motivo, con notizie e aggiornamenti costantemente elargiti con il contagocce. Se ad oggi, quindi, ancora non sapete chi sono i 22 non è che sia necessariamente colpa vostra.

Come parziale giustificazione c'è da dire che il gruppo ha dovuto far fronte all'abbandono del cantante a registrazioni già ultimate, l'arrivo di un sostituto con il quale avevano deciso di rifare ex novo le parti vocali, e infine il ritorno del frontman originale. Inoltre You Are Creating: Limb 1, come si evince dal titolo, è solo la prima sezione di due parti (la seconda è già pronta e registrata, ma non si sa ancora quando uscirà), anche perché il lavoro in sé supera di poco la mezz'ora. La lunga gestazione, comunque, non sembra aver intaccato o sviluppato più del dovuto il sound del quartetto dai tempi dell'exploit di Flux. You Are Creating appare semmai come un'ulteriore esplorazione delle possibilità math rock e post hardcore se rilette dal punto di vista power pop. L'accessibilità di Staying Embodied, di INSPEC e della title-track mette sullo stesso piano le ritmiche dispari e i ritornelli a presa rapida che si librano come cori da arena rock. Un'apertura a territori ancora più pop, che regala due episodi abbastanza inconsistenti, arriva prima con Sum of Parts e poi con A Mutations of Thrushes che pare un deludente mix tra gli arpeggi depressi dei Radiohead e il rock hip hop dei Gorillaz. Ma in questo caso non si vuole stigmatizzare un cedimento verso la tentazione commerciale, anche perché Flux era già posizionato su quelle latitudini, solamente che qui, tutto ciò che prima funzionava, appare ora sbiadito e poco convinto. In sintesi, You Are Creating rappresenta la metà di un'opera che la band, visto il risultato un po' svogliato e altalenante, dopo tutto questo tempo forse avrebbe fatto bene a pubblicare immediatamente nella sua interezza, poiché questa prima parte da sola non convince del tutto.






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